30 Settembre 2016

Nel Dup, il Documento unico di programmazione approvato in consiglio comunale, si parla anche di gestione della finanza locale sottolineando che per il 2017 le aliquote Irpef  restano invariate mentre sono aumentate le fasce di reddito esenti per agevolare le famiglie che sono più in difficoltà. A entrare nel dettaglio è l’assessore al Bilancio Pietro Melzi (nella foto): «Quest’anno, per la prima volta, abbiamo deciso di introdurre sull’Irpef 2017 l’esenzione ai residenti con reddito che va da 10mila a 15mila euro. Una scelta precisa che mira ad andare incontro alle esigenze di quelle famiglie che, pur non vivendo in quella che viene definita “soglia di povertà”, faticano ugualmente a fare quadrare i conti. Questa esenzione, secondo le stime, sarà applicata a circa 2.400 cernuschesi, che si vanno a sommare agli oltre 4mila che già ne usufruiscono poiché si trovano senza reddito oppure con un reddito che non supera la soglia dei 10mila euro annui». Il calcolo verrà effettuato non sul reddito del nucleo familiare, ma sulla singola persona. Per fare un esempio, se una famiglia è composta da due persone ciascuna delle quali percepisce meno di 15mila euro annui, tali cifre non si andranno a sommare, ma entrambi i componenti risulteranno esenti.
Ma le novità non finiscono qui perché se da un lato l’amministrazione ha cercato di venire incontro alle persone che si trovano in difficoltà, dall’altro ha deciso che gli uffici comunali dovranno insistere con gli accertamenti ad hoc per cercare di andare a pizzicare gli evasori fiscali. «L’attività dei nostri uffici» prosegue Melzi «ha permesso di inviare diverse segnalazioni al Ministero, che nelle scorse settimane ha riconosciuto, come previsto dalla normativa, il 100% dei ricavi frutto degli accertamenti effettuati ed effettivamente verificati sulle dichiarazioni 2014. Quest’anno per noi  ammontano a 235mila euro, già versati nelle casse comunali, dato tra i più alti registrati nei Comuni della Città Metropolitana che portano avanti questo tipo di attività». Nella classifica dei 142 Comuni lombardi che hanno avviato l’attività di accertamento, Cernusco si attesta, infatti, al secondo posto tra quelli di Città Metropolitana rispetto alla quota pro capite recuperata (calcolata tenendo conto del numero di abitanti diviso quanto è stato recuperato;  il primo è Trezzo sull’Adda) e al terzo posto rispetto ai Comuni di Città Metropolitana per quota recuperata, dopo Milano (che ha recuperato 2 milioni 353 euro circa) e Cinisello Balsamo (241mila euro circa).