30 Settembre 2016

Anche Peschiera Borromeo avrà la sua “reunion”. Si terrà giovedì 20 ottobre alle 21 al teatro De Sica e si intitolerà “Barbaini Social Club Jam”. A organizzarla è l’artista nostrano Flavio Oreglio che quest’anno festeggia i suoi 30 anni di carriera e che per l’occasione ha convinto i gruppi della scena musicale peschierese negli anni ’70 e ’80, Cervello Atomico, Patchwork, Clexhydra e Zip, a salire nuovamente sul palco per un concerto che si preannuncia di grandissimo livello. Non solo. Per quest’evento alcuni amici di Flavio hanno deciso di presenziare alla kermesse: Ale e Franz, Leonardo Manera e Alberto Patrucco. Durante lo spettacolo inoltre sarà presentato il disco omonimo che è stato allegato al libro autobiografico di Flavio Oreglio intitolato: “Le origini”. Perché il nome Barbaini Social Club lo spiega proprio l’artista peschierese: «Dovendo trovare un denominatore comune a tutte queste esperienze variegate, ci è sembrato giusto mettere l’accento sull’abitudine di allora che prevedeva, dopo riunioni e prove, un appuntamento fisso a Zelo Foramagno, alla pizzeria Garlasché, per gustare la celeberrima “Barbaini”, una pizza particolare ideata dal peschierese doc Dario Barbaini e che da lui prese il nome. Un po’ come la Tour Eiffel. La “Barbaini” era un capolavoro assoluto: pura mitologia dell’impasto esaltata dalla magia degli ingredienti: gorgonzola, mozzarella e, a richiesta, prosciutto cotto». La storia del Barbaini Social Club nasce nei primi anni ‘70 a Bettola con la band Cervello Atomico, formata da Flavio, Fulvio Griffini, Giuseppe Castellazzi e Luigi Cozzi. Un sogno adolescenziale che per tre di loro si è realizzato: per Oreglio, Griffini e Cozzi la musica e lo spettacolo sono diventati, nel tempo, una professione. Il laboratorio pionieristico iniziale del Cervello Atomico, durato fino al 1976, ha fatto da apripista ad altri percorsi più evoluti che si sono susseguiti fino al 1984, passando attraverso le esperienze dei gruppi Spazio Libero (1977) Patchwork (1978-1980), Zip (1981-1982) e Clexhydra (1983-1984), nei quali sono stati coinvolti anche parecchi musicisti dell’area milanese. Già, perché i musicisti di Milano venivano a suonare a Peschiera, e non viceversa, perché una dimensione organizzata e strutturata come quella della “sala prove e registrazione” del Cervello Atomico, realizzata negli scantinati della Ferramenta Cozzi, era difficile da trovare. A questo punto non resta che recarsi al De Sica il 20 ottobre per un meraviglioso tuffo nel passato. «Ci sarà da divertirsi, fidatevi» conclude Oreglio. E se lo dice un poeta catartico come non credergli.