02 Dicembre 2016

Carla Bruschi critica il metodo con cui la commissione elettorale, presieduta dal sindaco Caterina Molinari, ha deciso di nominare gli scrutatori per il referendum costituzionale di domenica 4 dicembre, scelti esclusivamente per sorteggio. «Si è deciso di non privilegiare disoccupati, esodati, studenti o appartenenti alle fasce sociali più deboli» ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia. «Questo è  il segno della enorme distanza che esiste fra questa amministrazione e i reali problemi dei cittadini. La legge, infatti, consente alla commissione di scegliere in piena libertà i criteri da applicare per la nomina a tale ruolo, e molti Comuni hanno optato per la via della trasparenza, istituendo una “corsia preferenziale” che dà precedenza a disoccupati iscritti ai Centri per l’Impiego e studenti non lavoratori che figurano nell’albo comunale degli scrutatori».  Il compenso è di circa 100 euro. «Una cifra che non sarà la soluzione per chi è senza lavoro ma comunque avrebbe aiutato quelle famiglie in difficoltà a fare la spesa o a pagare qualche bolletta» ha proseguito la leader forzista. «Comprendo che gli assessori non abbiano di questi problemi, ma si dovrebbero ricordare che esiste gente in seria difficoltà economica e chi amministra ha il dovere di fare politiche concrete per i meno fortunati. Peschiera Bene Comune nel 2014 aveva evidenziato la stessa problematica, oggi invece avvalla questa scelta irresponsabile con buona pace di quanto aveva sostenuto solo due anni fa.  Si vede che le opinioni cambiano a seconda se si è eletti o meno». La prima replica a Carla Bruschi arriva proprio da Peschiera Bene Comune: «La consigliera non è consapevole che proprio noi avevamo richiesto di selezionare gli scrutatori dalle liste dei disoccupati, ma la procedura è stata bloccata dall’ufficio Demografico in quanto è stata ritenuta discriminante dalla Prefettura. Quindi, per evitare che i partiti presenti alla selezione si spartissero gli scrutatori, come spesso è stato fatto fino ad oggi, abbiamo optato per l’estrazione a sorte. La consigliera Bruschi, evidentemente annebbiata dal suo desiderio di protagonismo, avrebbe fatto meglio ad informarsi presso fonti certe». Anche il sindaco Caterina Molinari interviene nella polemica: «Ho scoperto che è consuetudine nella nostra città spartirsi, tra partiti, le nomine degli scrutatori: due terzi scelti dalla maggioranza, un terzo dalla minoranza. Pur ammettendo la buona fede di chi ha potuto decidere in passato, non posso tollerare che a questo ruolo possa essere chiamato solo chi è vicino a un partito. Ho subito chiesto se si potesse invece privilegiare disoccupati e studenti, ma mi è stato  detto dalla responsabile dell’Ufficio Elettorale che la prefettura con una nota ufficiale del 3 marzo 2016 ha negato questa ipotesi  per non creare disparità e possibili ricorsi. C’erano sei testimoni, compreso un consigliere di minoranza, quando ho fatto questa domanda. Mi spiace che Bruschi tuoni contro di me. Avrebbe fatto meglio a essere presente nella Commissione Elettorale di cui è membro, interessarsi della vicenda direttamente ed evitare di fare accuse inconsistenti. Le sue illazioni sono di un populismo tipico di chi ha pochi argomenti e, forse, bisogno di visibilità».