21 Ottobre 2016

I carcerati di Opera portano in Vaticano un musical ispirato alla parabola cristiana de “Il figliol prodigo” su specifico invito di Papa Francesco. Promotore del progetto è il sanfelicino Ernesto Cappellari. «In occasione del giubileo della Misericordia, ho pensato che sarebbe stato bello mettere in scena questa parabola tanto amata dal pontefice. E così, approfittando della mia esperienza come produttore televisivo, e in collaborazione con l’associazione Eventi di valore, che da 10 anni si propone di aiutare i carcerati nel loro reinserimento sociale tramite il teatro, abbiamo allestito l’evento», spiega Cappellari. L’iniziativa ha avuto subito un ottimo riscontro da parte della Santa Sede che con una lettera ha espressamente richiesto la presenza della compagnia teatrale durante i festeggiamenti per il giubileo che si terranno l’8 e il 9 novembre. «Credo che “Il figliol prodigo” si presti molto bene per una sceneggiatura moderna e incarni in pieno i valori di misericordia e perdono che caratterizzano il percorso di chi sta scontando una pena in carcere», prosegue il sanfelicino. Lo spettacolo rientra nel progetto “Laboratorio del musical” di Isabella Biffi, patrocinato dalla Regione, nel quale Cappellari svolge un ruolo di promozione, sponsorizzazione e raccolta fondi. Il musical verrà portato in scena in tre occasioni, il 6 novembre nell’aula Nervi in Vaticano, l’8 presso il carcere di Rebibbia per una serata riservata ai detenuti e il 9 all’auditorium Conciliazione dove è prevista la presenza del Santo Padre. «Crediamo che questa iniziativa sia un’occasione di riscatto personale per chi in passato ha commesso dei reati ma ha ancora voglia di essere una risorsa per la società e non un peso. È la mia prima volta a contatto con il mondo carcerario e mi auguro che questa collaborazione possa proseguire anche in futuro».
Mattia Rigodanza